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La partecipazione sociale si riferisce all’integrazione delle persone nelle reti familiari, di amiche e amici nonché nelle comunità in cui vivono e nella società nel suo insieme. (cfr. UNECE 2010, 3)
Il termine passato migratorio fa riferimento a una situazione di vita caratterizzata da un’esperienza migratoria, vissuta in prima persona o da famigliari stretti (cfr. Schenk 2007 e Schenk et al. 2006 cit. in OFSP 2016). Nel contesto della promozione della salute e della prevenzione, quando si dice tenere conto del passato migratorio si intende prendere in debita considerazione
Approccio che studia i meccanismi di insorgenza e sviluppo delle malattie. La patogenesi si concentra sulla lotta agli agenti patogeni e ai fattori di rischio per la salute. (cfr. Franke 2015)
⇢ Da distinguere da salutogenesi.
Il Job Stress Index GSA misura la perdita di prestazione lavorativa riconducibile ad assenteismo o presentismo (secondo le definizioni più restrittive usate nel presente glossario). La perdita di produttività è espressa in ore di lavoro. Occorre distinguere tra perdita di produttività e perdita di produzione. La perdita di produzione è il risultato della perdita di produttività per motivi di salute moltiplicata per il salario annuo individuale e il suo valore è espresso in CHF. (Cfr. Igic et al. 2017b)
Il termine policy indica la dimensione contenutistica della politica. Comprende gli obiettivi, le strategie e le misure decise dalle e dai responsabili di un settore politico (p. es. sanità, istruzione). La policy punta a un processo completo, coordinato e vincolante, teso alla risoluzione di un problema. (cfr. Weber et al. 2016b, 126)
In termini generali per potenziale economico si intende l’efficienza e la capacità di produzione di un’unità economica (ad es. di uno Stato) (cfr. Wirtschaftslexikon.co). Il potenziale economico, inteso come parametro del monitoraggio Job Stress Index GSA, indica la somma delle perdite di produzione legate alla salute che le aziende svizzere subiscono a causa dell’assenteismo e del presentismo (secondo le definizioni più restrittive usate nel presente glossario) e che avrebbero potenzialmente potuto essere evitate se tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori avessero avuto un rapporto equilibrato tra carichi e risorse sul posto di lavoro. (Igic et al. 2017a, 24)
Come per l’assenteismo, anche il termine presentismo può essere inteso in modo più restrittivo o più ampio. Nell’accezione più ristretta il termine indica la ripetuta presenza di collaboratrici o collaboratori sul posto di lavoro a prescindere da un comprovato stato di malattia (fisica o psichica). La definizione più ampia comprende anche le perdite di produttività dovute a una scarsa motivazione o a disturbi della condizione di salute, che non si possono considerare vere e proprie malattie (cfr. Henneberger & Gämperli 2014). Alcune conseguenze tipiche del presentismo sono un calo della concentrazione, un aumento del tasso di errore e del pericolo di infortuni e un calo della capacità di rendimento (cfr. Uhle & Treiler, 2015).
⇢ Da distinguere da assenteismo
Insieme di interventi volti a impedire l’insorgenza o la diffusione di una malattia. Le misure preventive mirano a evitare e eliminare i rischi di malattia. La prevenzione si orienta principalmente a un approccio patogenico e tenta di dare una risposta alla domanda «Che cosa fa ammalare le persone?» (cfr. Hurrelmann et al. 2018).
⇢ Da distinguere da promozione della salute.
Intervento strutturato e di durata limitata, il cui obiettivo è raggiungere degli obiettivi prestabiliti entro una determinata scadenza, con risorse (umane, finanziarie e infrastrutturali) chiaramente definite.
⇢ Da distinguere da programma
Intervento di lunga durata, facente parte di una strategia globale, costituito generalmente da diversi progetti coordinati tra loro nonché da misure trasversali ai progetti (p. es. comunicazione, rete di contatti, gestione delle conoscenze, valutazione del programma) (cfr. Kolip et al. 2019).
Un programma d’azione cantonale (PAC) è una collaborazione contrattuale tra Promozione Salute Svizzera e un Cantone nel settore della promozione della salute e della prevenzione. Promozione Salute Svizzera sostiene i Cantoni nel loro impegno a favore di un’alimentazione equilibrata, di un’attività fisica regolare e di una buona salute psichica nei bambini, negli adolescenti, nelle persone anziane e nei loro famigliari.
Video esplicativi: https://promozionesalute.ch/programmi-dazione-cantonali/informazioni-di-base/cose-un-pac.html
La promozione della salute fa riferimento all’approccio salutogenico e cerca di rispondere alla domanda «Che cosa mantiene le persone in buona salute?». L’obiettivo della promozione della salute consiste nel migliorare le condizioni di vita rilevanti per la salute nonché rafforzare le risorse e i potenziali in questo ambito. Gli interventi di promozione della salute mirano a modificare le condizioni economiche, ecologiche, culturali e sociali di organizzazione della vita (contesto) nonché le competenze e i comportamenti degli individui e di gruppi della popolazione (comportamento). (cfr. Hurrelmann et al. 2018; Habermann-Horstmeier 2017, 131)
⇢ Da distinguere da prevenzione delle malattie.
La promozione della salute in azienda (compresa la prevenzione degli infortuni non professionali) mira a ridurre i carichi e a rafforzare le risorse attraverso l’adozione di misure comportamentali e l’ottimizzazione delle condizioni quadro sul posto di lavoro / nell’organizzazione. Gli effetti della prevenzione primaria e di promozione della salute si ottengono attraverso cambiamenti concomitanti e coordinati a livello di ergonomia, organizzazione, clima sociale e comportamento individuale. (cfr. Rosenbrock & Hartung 2015)
Alcuni esempi di promozione della salute in azienda sono i corsi di gestione dello stress per quadri e personale, l’offerta di orari di lavoro flessibili, l’introduzione di un’offerta alimentare sana nelle mense e le offerte di attività fisica durante l’orario di lavoro. (cfr. PI GSA 2018)
⇢ La promozione della salute in azienda, insieme alla sicurezza sul lavoro e alla protezione della salute, alla gestione delle assenze e alla reintegrazione, è uno dei pilastri centrali di una gestione globale della salute in azienda. Tra i settori promozione della salute in azienda, sicurezza sul lavoro e protezione della salute vi sono delle sovrapposizioni. Contrariamente alle norme di sicurezza sul lavoro e protezione della salute, che sono giuridicamente vincolanti per le aziende, l’adozione di misure di promozione della salute in azienda e di misure di prevenzione degli infortuni non professionali è lasciata alla discrezione di datrici e datori di lavoro nonché collaboratrici e collaboratori. (cfr. PI GSA 2021, Blum-Rüegg 2018c).
Le misure di sicurezza sul lavoro e protezione della salute mirano in prima linea a tutelare la salute fisica e psichica delle collaboratrici e dei collaboratori nonché a prevenire gli infortuni e le malattie professionali. Le aziende sono tenute ad adottare le misure di prevenzione prescritte dalla legge (ai sensi della LL e della LAINF). La sicurezza sul lavoro comprende, da un lato, i provvedimenti volti a prevenire gli infortuni e le malattie professionali (CFSL 2017), dall’altro con questo termine si intende un’auspicata condizione di assenza di pericoli nell’esercizio della professione (BfGA 2019). La protezione della salute comprende tutte le misure di prevenzione atte a evitare o ritardare l’insorgere di una malattia nonché a mitigare le conseguenze di una malattia (CFSL 2021). Alcuni esempi di misure di prevenzione sono la messa a disposizione di mezzi di trasporto e sollevamento, l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale e la partecipazione di lavoratrici e lavoratori alla prevenzione degli infortuni professionali. (cfr. PI GSA 2018)
⇢ La sicurezza sul lavoro e la protezione della salute, insieme alla promozione della salute in azienda, alla gestione delle assenze e alla reintegrazione, sono uno dei pilastri centrali di una gestione globale della salute in azienda. Tra i settori sicurezza sul lavoro, protezione della salute e promozione della salute in azienda, vi sono delle sovrapposizioni. A differenza della sicurezza sul lavoro, che è incentrata sulla prevenzione di infortuni e malattie professionali, la protezione della salute si prefigge di evitare globalmente i danni alla salute riconducibili all’attività professionale. La sicurezza sul lavoro e la protezione della salute, contrariamente alla promozione della salute in azienda, sono giuridicamente vincolanti per le aziende. La sicurezza sul lavoro è disciplinata dalla legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni, mentre la protezione della salute è regolamentata dalla legge sul lavoro (cfr. PI GSA 2021, Blum-Rüegg 2018c)
Modello ciclico articolato in quattro fasi che funge da base per la pianificazione strategica, la realizzazione e la valutazione di interventi nell’ambito della salute.
(cfr. Ruckstuhl et al. 2008)
La qualità è il risultato di una concordanza tra le aspettative ritenute prioritarie dai gruppi d’interesse per quanto riguarda una prestazione e la prestazione realmente fornita. (Garms-Homolovà cit. in Meinhold e Matul 2003)
Qualità delle prestazioni e dei prodotti (output) nonché degli impatti (outcome) di un intervento.
⇢ Da distinguere da qualità strutturale e processuale (cfr. Donabedian 1966)
Qualità delle procedure in un’ottica di raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.
⇢ Da distinguere da qualità strutturale e da qualità dei risultati.
Qualità delle condizioni quadro (p. es. politiche, giuridiche), delle premesse istituzionali e delle risorse (p. es. concettuali, personali, finanziarie, infrastrutturali) necessarie per la realizzazione di un intervento.
⇢ Da distinguere da qualità procedurale e qualità dei risultati.
Le attività di gestione delle assenze e reintegrazione hanno lo scopo di ripristinare e preservare la salute di collaboratrici e collaboratori in seguito a un infortunio o una malattia. Questi due termini vengono usati come sinonimi per indicare, da un lato, il rilevamento e la gestione sistematica delle assenze, dall’altro l’intervento puntuale e mirato per far fronte alle assenze (cfr. Bürgler 2019). L’organizzazione si impegna ad adottare misure finalizzate a reintegrare collaboratrici e collaboratori nel processo lavorativo a seguito di incapacità lavorativa, sia prima che durante il loro rientro in azienda (cfr. Promozione Salute Svizzera / Gruppo di lavoro criteri GSA 2017). La gestione delle assenze e la reintegrazione sono in parte obbligatorie per le aziende (ai sensi della LAINF e della LAI) e in parte a discrezione di queste ultime. Alcuni esempi di misure di gestione delle assenze e reintegrazione sono le formazioni per dirigenti sulla gestione dei colloqui per la presenza e il ritorno in azienda, l’introduzione di un sistema di gestione delle assenze e il coinvolgimento di una/un case manager. (cfr. PI GSA 2018)
⇢ La gestione delle assenze e la reintegrazione, insieme alla promozione della salute in azienda, alla sicurezza sul lavoro e alla protezione della salute, sono uno dei pilastri centrali di una gestione globale della salute in azienda. (cfr. PI GSA 2021, Blum-Rüegg 2018c).
Resoconto periodico, per esempio sui fondi impiegati, le prestazioni fornite, i gruppi target raggiunti o gli impatti constatati. Il reporting serve al management quale base per la conduzione e il controllo delle risorse, delle prestazioni e dei prodotti.
Il termine resilienza indica la resistenza psichica nei confronti di condizioni di vita avverse e descrive la capacità di una persona di affrontare bene tali condizioni di vita e di riprendersi rapidamente da esperienze o eventi critici o incisivi (cfr. Brinkmann 2014). Il concetto di resilienza non indica tanto una caratteristica della persona, quanto piuttosto l’interazione tra i fattori individuali e dell’ambiente circostante (cfr. Blaser & Amstad 2016b).
Valore che indica il rapporto tra il profitto e il capitale investito. Il return on investment (ROI) è il parametro centrale di riferimento delle analisi costi-benefici. Nel contesto della prevenzione, il ROI mette in relazione i costi monetari delle misure di prevenzione con il profitto, o più precisamente con i costi sociali e/o operativi che hanno potuto essere evitati e che sono attribuibili alle misure di prevenzione. Il ROI si calcola nel modo seguente: (beneficio complessivo della prevenzione – costi della prevenzione) / costi della prevenzione (cfr. IRENE und ZHAW 2010b) Nel contesto della GSA, il ROI mette in relazione i costi delle misure GSA sostenuti da un’azienda con il beneficio finanziario risultante per l’azienda a seguito dell’adozione delle misure di GSA (p.es. la riduzione delle assenze o il calo del presentismo).
Per fattori di rischio psicosociale sul posto di lavoro si intendono gli aspetti dannosi per la salute legati alle mansioni da svolgere, all’organizzazione del lavoro e alle relazioni sociali. In Svizzera i problemi di tipo organizzativo più frequenti sono gli elevati ritmi di lavoro, la pressione delle scadenze e le interruzioni del lavoro. (SECO 2014c) In termini concreti si opera una distinzione tra:
• violazione dell’integrità personale dovuta a molestie psicosociali come ad esempio il mobbing, le molestie sessuali, la violenza, ecc.;
• sovraccarico o sottocarico psichico come stress, monotonia, ecc. riconducibile a sollecitazioni inadeguate dovute a caratteristiche inopportunedella situazione lavorativa. (SECO 2015bc)
Le risorse sono i mezzi di cui dispongono gli individui per affrontare la vita e raggiungere i propri obiettivi. Nel quadro di una promozione della salute orientata alle risorse, il concetto di risorse include innanzitutto le risorse personali (fisiche e psichiche), sociali e materiali. Alla stregua delle sollecitazioni, le risorse possono essere insite nella persona (risorse interne) o possono provenire dal contesto in cui vive la persona (risorse esterne) (cfr. Blaser & Amstad 2016).
Nella gestione di progetto il termine risorse fa riferimento ai mezzi finanziari, personali e materiali.
Salute (e malattia) sono il risultato di un rapporto dinamico tra risorse e carichi interni (fisici e psichici) ed esterni (sociali e materiali). La salute si manifesta quando risorse e carichi si trovano in uno stato di equilibrio oppure quando le risorse prevalgono sui carichi. (cfr. Weber et al. 2016b)
La salute fisica (così come la malattia) è il risultato di un rapporto dinamico tra risorse e carichi, interni (fisici e psichici) ed esterni (sociali e materiali). La salute fisica si manifesta quando, all’interno di un determinato ambito, risorse e carichi si trovano in uno stato di equilibrio oppure quando le risorse prevalgono sui carichi. (cfr. Weber et al. 2016b) In termini soggettivi, la salute fisica può essere percepita come una sensazione di benessere fisico o forza fisica. (cfr. Faltermaier 2019) La salute fisica e la salute psichica si influenzano vicendevolmente: una buona salute fisica favorisce la salute psichica e viceversa.
⇢ Da distinguere da salute psichica
La salute psichica (così come la malattia) è il risultato di un rapporto dinamico tra risorse e carichi, interni (fisici e psichici) ed esterni (sociali e materiali). La salute psichica si manifesta quando, all’interno di un determinato ambito, risorse e carichi si trovano in uno stato di equilibrio oppure quando le risorse prevalgono sui carichi. (cfr. Weber et al. 2016b) La salute psichica è un fenomeno complesso che comprende aspetti come il benessere, l’ottimismo, la percezione di senso, la capacità di intrattenere relazioni sociali e gestire la vita quotidiana, l’autostima e un senso d’identità ben definito. La salute psichica non è quindi equiparabile alla semplice assenza di disturbi psichici. Una persona si sente in buona salute psichica quando è in grado di sfruttare pienamente le proprie capacità cognitive ed emotive, di affrontare le tensioni e i cambiamenti della vita quotidiana, di lavorare in modo produttivo nonché contribuire alla vita della propria comunità. (Blaser & Amstad 2016b, WHO 2003) La salute psichica e la salute fisica si influenzano vicendevolmente: una buona salute psichica favorisce la salute fisica e viceversa.
⇢ Da distinguere da salute fisica
Approccio (di Aaron Antonovsky) che studia le origini, lo sviluppo e la promozione della salute. Si concentra sulle risorse e sui fattori di protezione, ossia su ciò che mantiene le persone in buona salute, nonostante siano esposte a rischi e fattori di stress (cfr. Habermann-Horstmeier 2017, 139 e Promozione Salute Svizzera 2019, 5) ⇢ Da distinguere da patogenesi.
Il senso di coerenza è un elemento centrale della salutogenesi. Permette agli individui di comprendere le relazioni di causa-effetto nella propria vita (comprensibilità), dar loro un senso (significatività) e acquisire la convinzione di essere in grado di organizzare autonomamente la propria vita (padronanza). (cfr. Habermann-Horstmeier 2017, 135; Antonovsky 1979)
Sistema socio-territoriale delimitato, nel quale le persone vivono, studiano, lavorano, ecc. (p. es. azienda, scuola, casa di cura, comune/quartiere, famiglia, associazione) e che ha un impatto sulla loro salute.
Le misure di sicurezza sul lavoro e protezione della salute mirano in prima linea a tutelare la salute fisica e psichica delle collaboratrici e dei collaboratori nonché a prevenire gli infortuni e le malattie professionali. Le aziende sono tenute ad adottare le misure di prevenzione prescritte dalla legge (ai sensi della LL e della LAINF). La sicurezza sul lavoro comprende, da un lato, i provvedimenti volti a prevenire gli infortuni e le malattie professionali (CFSL 2017), dall’altro con questo termine si intende un’auspicata condizione di assenza di pericoli nell’esercizio della professione (BfGA 2019). La protezione della salute comprende tutte le misure di prevenzione atte a evitare o ritardare l’insorgere di una malattia nonché a mitigare le conseguenze di una malattia (CFSL 2021). Alcuni esempi di misure di prevenzione sono la messa a disposizione di mezzi di trasporto e sollevamento, l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale e la partecipazione di lavoratrici e lavoratori alla prevenzione degli infortuni professionali. (cfr. PI GSA 2018)
⇢ La sicurezza sul lavoro e la protezione della salute, insieme alla promozione della salute in azienda, alla gestione delle assenze e alla reintegrazione, sono uno dei pilastri centrali di una gestione globale della salute in azienda. Tra i settori sicurezza sul lavoro, protezione della salute e promozione della salute in azienda, vi sono delle sovrapposizioni. A differenza della sicurezza sul lavoro, che è incentrata sulla prevenzione di infortuni e malattie professionali, la protezione della salute si prefigge di evitare globalmente i danni alla salute riconducibili all’attività professionale. La sicurezza sul lavoro e la protezione della salute, contrariamente alla promozione della salute in azienda, sono giuridicamente vincolanti per le aziende. La sicurezza sul lavoro è disciplinata dalla legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni, mentre la protezione della salute è regolamentata dalla legge sul lavoro (cfr. PI GSA 2021, Blum-Rüegg 2018c)
Sistema complessivo improntato alla coerenza che unisce tutte le attività di pianificazione, controllo, valutazione, garanzia e sviluppo della qualità.
Grado di soddisfazione di una persona in relazione alla propria situazione lavorativa, inteso come atteggiamento emotivo verso il lavoro. Tale atteggiamento dipende sia dalla valutazione delle esperienze vissute nella situazione lavorativa concreta sia dalle aspettative verso la situazione lavorativa (cfr. Semmer & Meier 2014; Mai et al. 2021).
Il sostegno sociale comprende l’offerta di aiuto pratico e di sostegno emotivo, ma anche la stima e la condivisione di informazioni e esperienze tra due o più persone. (cfr. Bachmann 2014, cit. in Blaser et al. 2016a, 18)
cfr. gruppi d'interesse
Nell’ambito della gestione della salute in azienda, i termini «criteri GSA» e «standard GSA» sono generalmente utilizzati come sinonimi. Per Promozione Salute Svizzera si concretizzano nel label Friendly Work Space.
Base concettuale che descrive il modo in cui le organizzazioni e le aziende intendono procedere nel complesso per raggiungere i loro obiettivi a lungo termine. Nell’ambito della gestione di progetto, le strategie definiscono gli approcci globali d’intervento e forniscono il quadro generale per la definizione e la combinazione delle misure.
Lo stress è l’espressione di uno squilibrio tra i requisiti posti dall’ambiente (di lavoro) e le capacità di adattamento individuali. Questo squilibrio può provocare emozioni negative, può essere vissuto come uno stato di tensione sgradevole e può far ammalare. (Cfr. Zapf & Semmer, 2004 cit. in Igic et al. 2014a/b)
Fattori che agiscono sull’organismo e che hanno un’elevata probabilità di provocare stress (pressione temporale, fattori sociali di carico, ecc.) (Zapf & Semmer 2004, zit. in Igic et al. 2014a/b). Siccome nel contesto della gestione della salute in azienda i termini «stressori» e «carichi» hanno un significato equivalente, in questo ambito specifico possono essere usati come sinonimi.
Nel sistema di qualità quint-essenz.ch la struttura progettuale indica la struttura organizzativa di un progetto, ossia l’insieme delle persone che partecipano a un progetto (attrici e attori) e i loro ruoli in relazione allo stesso (compiti e competenze).
Il termine successo indica il risultato positivo delle proprie azioni o di un’attività economica. Quando si raggiunge un obiettivo definito o un obiettivo ritenuto auspicabile si parla di successo. La valutazione di un successo dipende dal sistema di valori personali e culturali. (cfr. Kraus und Partner 2021) Il successo d’impresa è quindi un concetto soggettivo, che comprende diverse dimensioni (produttività, immagine, sicurezza, soddisfazione della clientela, ecc.). Per poter valutare il successo d’impresa occorre, di volta in volta, determinare a priori quali dimensioni sono rilevanti e devono essere prese in considerazione ai fini della valutazione (per esempio nell’ambito di un benchmarking), in quanto non esistono criteri oggettivi che permettono di determinare le dimensioni rilevanti. (cfr. Zeuch 2015)
Riflessione sistematica periodica e miglioramento di un fattore o di una circostanza.
⇢ Da distinguere da garanzia della qualità
Processo globale che mira a modificare un’organizzazione (strutture, processi, cultura aziendale). Si tratta per lo più di processi di cambiamento a lungo termine, che prevedono un accompagnamento esterno (cfr. Stangl 2019 e BMFSFJ 1999, 76)
Per sviluppo sostenibile s’intende uno sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. (Commissione delle Nazioni Unite per l’ambiente e lo sviluppo, 1987) Nell’ambito della sanità pubblica, lo sviluppo sostenibile si prefigge di trovare un equilibrio ottimale tra gli obiettivi economici, ecologici, sociali e sanitari.
Avvenimenti di particolare importanza nel corso di un progetto o programma. Da un lato i traguardi intermedi consentono di suddividere un progetto o un programma in tappe verificabili con obiettivi parziali che ne facilitano la pianificazione, la conduzione e il controllo (cfr. Gächter 2015). D’altro canto i traguardi intermedi sono spesso legati a decisioni importanti, p. es. nell’ambito del controllo contrattuale.
Il valore ideale descrive un livello di ambizione quantitativo per un indicatore. Il valore ideale stabilisce il valore a partire dal quale un obiettivo si può considerare raggiunto.
⇢ Cfr. anche indicatore
Elaborazione, diffusione e impiego di conoscenze, esperienze e risultati emersi nel corso della valutazione di un intervento.
Analisi e valutazione sistematica e verificabile dell'elaborazione, della realizzazione e/o degli impatti dell’oggetto di una valutazione (p. es. strategia, programma, progetto, misura). Le valutazioni si basano su metodi scientifici (cfr. SEVAL 2017b).
Si distingue tra autovalutazione e valutazione da parte di terzi (interna o esterna all'organizzazione).
Per valutazione da parte di terzi s’intende la valutazione ad opera di persone che non partecipano direttamente all’intervento (cfr. Gollner et al. 2018).
La valutazione da parte di terzi può essere compiuta da esaminatrici o esaminatori esterni indipendenti, p. es. da un ufficio di valutazione professionale (valutazione da parte di terzi esterna) o da un’altra unità facente parte della medesima organizzazione (valutazione da parte di terzi interna).
⇢ Da distinguere da autovalutazione.